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La prova del sorpasso pericoloso - Ebook, Checklist e Modello

Il risarcimento del terzo trasportato
I 127 criteri giurisprudenziali per provare il sorpasso pericoloso
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Mannacio (ANEIS): 10 frustate contro l'indennizzo diretto


l’Aneis, Associazione nazionale esperti di infortunistica stradale: ecco la denuncia del vicepresidente Francesco Mannacio.



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11) “Con il risarcimento diretto i danneggiati non verranno liquidati più celermente. La legge in vigore impone alle Compagnie tempi ristretti con sanzioni economiche anche rilevanti. Per ottenere che l'istituto preposto (l'Isvap) accerti le violazioni occorre però che qualcuno reclami e documenti per iscritto. E' difficile ipotizzare che un danneggiato, non al corrente delle regole, sappia destreggiarsi da solo, tanto più che si può efficacemente reclamare per i ritardi o le omissioni delle Compagnie solo se le richieste sono state effettuate con le modalità previste da una normativa piuttosto farraginosa”. 2) “Con il nuovo sistema i danneggiati non otterranno risarcimenti più congrui. Per quale motivo una Compagnia dovrebbe liquidare di più se il danneggiato è sprovvisto di ogni nozione in materia e inoltre privo di una corretta assistenza tecnica? Forse, e questo sarà ancor più riprovevole, gli assicurati ‘potenti’, ovvero quelli che hanno più polizze, verranno beneficiati a detrimento degli altri”. 3) “Il chiassoso entusiasmo esibito dalle associazioni dei consumatori è quanto meno singolare. Nel 2002, quindi non un secolo fa, l'associazione di punta (Adiconsum) si è dichiarata in totale disaccordo. Cosa è cambiato nel frattempo? Forse le intese raggiunte con l'Ania in virtù delle quali le Compagnie dovranno indirizzare a loro i danneggiati recalcitranti per un patrocinio che è facile immaginare quanto possa essere efficace, soprattutto se si tiene conto che le stesse Compagnie devono ‘istruire’ in materia gli addetti delle associazioni. Aggiungiamo che il Cncu (Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti) risiede presso il ministero dell'Industria, rectius dello Sviluppo economico, e che addirittura il ministro di turno ne è il presidente. Le associazioni che ne fanno parte, ormai quasi tutte, beneficiano inoltre di contribuzioni statali che perdono se escono dall'organismo creato, con una legge del 1998, proprio dall'attuale ministro Bersani. Ne consegue che l'indipendenza di tali associazioni è del tutto opinabile. Come possono, infatti, contrastare i provvedimenti di un ministro che è di fatto loro presidente e che autorizza l'erogazione dei contributi?”. 4) “Le associazioni dei consumatori hanno appoggiato altri provvedimenti penalizzanti per le vittime della strada. Si va dallo scandaloso protocollo di intesa del 28/10/2000 tra Cncu, Ania (rappresenta le Compagnie), Isvap e ministero all'appoggio all'iter parlamentare delle leggi 57/01, 273/02 e al nuovo Codice delle Assicurazioni. Nella commissione medica ministeriale incaricata di predisporre i nuovi baremès relativi alle invalidità gravi o gravissime, hanno addirittura nominato, per rappresentarle, il fiduciario di un grande gruppo assicurativo. Tutto questo senza che mai a nessuno sia venuto in mente di chiedere all'Ania un preciso impegno sulla moderazione dei livelli tariffari”. 5) “Le tariffe non diminuiranno a differenza di quanto sostiene il Governo. I fatti hanno ampiamente dimostrato che le tariffe sono aumentate, e non di poco, nonostante che le norme citate abbiano drasticamente ridotto i risarcimenti delle cosiddette microinvalidità, che sono poi quelle sino al 9%. La legge recita testualmente: ‘L'impresa, nell'adempimento degli obblighi contrattuali di correttezza e buona fede, fornisce al danneggiato ogni assistenza informativa e tecnica utile a consentire la piena realizzazione del diritto al risarcimento’. Neppure nelle favole dei fratelli Grimm si può trovare tanto ingenuo buonismo. Chi può credere a un mondo assicurativo improvvisamente dimentico che a risarcimenti ridotti corrispondono utili in crescita?”. 6) “L'Ania sostiene che il ramo Rca ha raggiunto l'equilibrio solo nel 2002: l’ha detto Cerchiai nell'audizione dell'11/6 u.s. avanti le commissioni Finanze e Tesoro del Senato. Solo un paio di osservazioni. a) Se prima del 2002 il ramo era in perdita, perché nessuna Compagnia ha rinunciato a esercitarlo? Semplice: attraverso la Rca si acquisiscono affari in rami largamente remunerativi come Ard (auto rischi diversi)




Link: http://dallapartedichiguida.bl

Segnalato da: Spataro - Fonte: Aneis




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