Aumentano le segnalazioni di pirateria informatica sulle auto con dispositivi connessi ad internet: le assicurazioni potranno pagare i danni che causeranno ?

Estate rovente per le auto con internet.

Gli esperti di programmazione e del web non faticano a capire che ogni auto, connessa ad internet, e' un pericolo che nessuno si puo' permettere.

I software di gestione dell'eletttronica sono intimamente collegati ai dispositi meccanici. 

Oggi si leggono con un cavetto, ma il sogno di tanti e' accedere ad essi a distanza in ogni momento, per mille ragioni.

In breve questa estate e' stato dimostrato che:

• si possono bloccare pedali e volante di auto connesse a internet. 
• si possono bloccare i freni di auto con scatole nere

Io potrei aggiungere altro, ma non e' il momento di fare i saputelli, i rischi di causare danni sono infiniti, sia fisici sia in violazione della privacy che della liberta' di circolazione.

Contro di essa i Governi offrono strumenti per limitarla per legge, bloccando l'accesso alle autostrade, ad esempio. Automaticamente. Visto poi che gli errori dei software e dei dati inseriti ci saranno sempre, mi aspetto una montagna di problemi.

Insomma, non e' il caso di studiare gli aspetti problematici oltre alle nuove opportunita' di lavoro ?

Noi siamo aperti al dialogo. Ma da consumatori ho il terrore di quello che si vuole fare con le automobili connesse ad internet.

E sembra proprio che non sia il solo.

Altro che omicidio stradale draconiano che riguarda pochi sventurati che dovranno fare il capo espiatorio. Qui si parla di minare la fiducia nel funzionamento delle automobili.

Le soluzioni ci sono.

Ma si preferisce la via veloce per far partire subito un mercato dei dati di grande importanza per tutti i settori.

Vogliono tutti fare facebook. Pazienza se un hacker fara' schiantare le auto.