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Ecco perche' il Governo non doveva.

Analisi a caldo, ma questi saranno gli argomenti che saranno sollevati dopo il primo disorientamento.

 

NNon si dovrebbe commentare a caldo, ma nessuno l'ha fatto e noi abbiamo già alcune idee da proporvi. Credo sia opportuno indirizzare la discussione giuridica in questa direzione: 1) contrasto di poteri: il Governo è intervenuto con una motivazione ufficiale: prevenire diversità di giudizi. Attualmente i giudizi condanno tutti le assicurazioni. Si tratta quindi di una ingerenza nel potere giudiziario 2) lo strumento del decreto legge è provvisorio: potrà comunque non essere convertito nel testo che vedremo, in ogni caso molti cittadini ci penseranno bene (valutazione solo politica): tale pressione può influire sui parlamentari in fase di conversione (valutazione giuridica). 3) tempus regit actum: il d.l. si potrebbe applicare a tutti i processi per i quali ancora non vi è deposito di sentenza. 4) Gli avvocati non devono rinunciare alla tutela degli interessi dei clienti: esistono strumenti anche sovranazionali per condannare lo Stato che impedisce ai cittadini di ottenere un risarcimento. In realtà si afferma solo che le decisioni saranno di diritto: questo significa che si potrà ricorrere in Appello e poi in Cassazione nel merito. Significa aggravare e stravolgere il processo civile bagatellare. Significa affossare il processo civile. Ci saranno ripercussioni: il provvedimento è troppo sfacciatamente a favore di una parte in un momento in cui non si doveva intervenire con uno strumento così provvisorio e d'imperio. Si solleveranno tutte le eccezioni. Certamente vi è un dovere di far intervenire la Corte Costituzionale che probabilmente addebiterà ogni responsabilità politica al Governo che può intervenire con lo strumento del decreto legge. Resta però la preoccupazione di chi vede giustamente stravolta la riforma introdotta con il Giudice di Pace. Si fa un salto indietro nella civiltà giuridica. I consumatori ? Gli avvocati potranno fare le cause in proprio e pilota. Il Governo, affermata la responsabilità di un atto, se fonte di danno ingiusto, qualora riconosciuto dalla Corte europea, potrà essere chiamato a rispondere. Troppi se e troppi soldi. Ma non è detto che qualcuno sappia proporre di meglio. Scrivetecelo.


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