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L'Ania sul deferimento dell'Italia sull'Rc auto

Comunicato stampa RC AUTO: ANIA, PREVEDIBILE LA DECISIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA Fonte: Ania

 

RRoma, 12 Ottobre 2006 - La decisione della Commissione Europea di deferire l’Italia alla Corte di Giustizia era largamente prevedibile. Se le argomentazioni della Commissione saranno accolte dalla Corte, cambierà in misura rilevante la configurazione dell’industria assicurativa italiana nel ramo auto, nel senso di una forte spinta nella direzione della liberalizzazione e di una ancor maggiore concorrenza nel quadro del mercato unico europeo. E’ noto da tempo che, secondo la Commissione, l’obbligo in capo alle compagnie a contrarre (ossia ad offrire copertura assicurativa) esteso a tutte le categorie di assicurati e a tutte le regioni costituisce di per sé una limitazione ingiustificata della libertà di stabilimento e di libera prestazione di servizi. “E’ quindi prevedibile – sempre secondo la Commissione – che l’abolizione dell’obbligo aumenterà la concorrenza, apportando così benefici ai consumatori in termini di più ampia scelta di operatori e di premi più bassi”. Inoltre l’obbligo a contrarre è connesso ad un obbligo imposto alle imprese di assicurazione di calcolare le proprie tariffe conformemente alle basi tecniche utilizzate per la fissazione dei premi nel corso degli ultimi cinque esercizi. A giudizio della Commissione, tale regolamentazione distorce la concorrenza ed è contraria al principio della libertà tariffaria sancito dalla terza Direttiva Assicurazione non vita. Il Presidente dell’ANIA, Fabio Cerchiai, ha dichiarato: “Comprendiamo le ragioni che hanno ispirato la normativa italiana volta a facilitare per tutti i cittadini la possibilità di ottemperare all’obbligo assicurativo. Comprendiamo d’altra parte le ragioni della Commissione, secondo la quale per tutelare questo diritto/dovere esistono meccanismi meno distorsivi della concorrenza e del mercato, peraltro ampiamente sperimentati nella generalità degli altri paesi europei. La scelta fra queste due istanze spetta alla politica, ma per parte nostra, riteniamo che esistano mediazioni possibili fra Italia ed Europa e siamo disponibili ad offrire ogni contributo tecnico per risolvere il problema”.


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Chi: Spataro Fonte: Ania Link: http://www.ania.it/sala_stampa/comu_conf/vediComun








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